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giovedì 31 ottobre 2013

ODIO HALLOWEEN!

Non sopporto Halloween.
Voglio dire, la festa in sè mi è totalmente indifferente, le sue tradizioni originarie eccetera.
E' il modo in cui la si deve festeggiare in Italia che è insopportabile.
Ma che c'azzecchiamo con Halloween?


E' una festa commerciale e basta e questo è abbastanza chiaro, perché da noi non si vive in alcun modo il senso originario della festa come nei paesi anglosassoni. Ci si traveste da personaggi horror (vampiri, zombie et similia) e si preparano le zucche perché così si fa e lo fanno tutti.
Quello che però più mi ripulsa è il perché  si debba festeggiare anche qui.
E' del tutto evidente che la generazione dei nati nella seconda metà degli anni '70 non ha mai festeggiato Halloween nella propria infanzia. Ma quella generazione è stata bombardata di continuo dai film e dai telefilm americani, che la tv commerciale (e non) ha rifilato per anni, fino ad assumere gli elementi culturali che quei telefilm proponevano.
Così ora che quei bambini della fine degli anni '70 sono cresciuti, sanno tutti cosa vuol dire "dolcetto o scherzetto?" e che cos'è una zucca intagliata a forma di ghigno e sono anche disposti a festeggiare e a tramandare ai più giovani (che si presentano alla porta di casa la sera a rompere i coglioni mendicando dolciumi).
Che poi travestirsi è una nobile usanza se fatta con tutti i crismi, come nel Carnevale, una tradizione molto più apprezzabile per il suo significato originario di sovvertimento dell'ordine costituito e follia generale. Invece in questa pseudo festa in cui ci si maschera da streghe e vampiri c'è solo un senso dell'orrido che è pure innocuo tanto è stinto e vago.

Non voglio festeggiare Halloween e cercherò di tenere fede a questo proposito il più possibile e sopratutto non trasmetterò nessuna tradizione Halloween alle prossime generazioni.

martedì 29 ottobre 2013

Si riparte!

Ok, ok, la pausa si protratta un po' di più di quanto preventivassi...



è che avevo paura delle intercettazioni americane...ah ah ah. Che pirlotti siamo tutti a pensare che gli americani si facciano scrupoli a monitorare il mondo intero. A loro non frega proprio niente del resto del globo, hanno un unico interesse: gli affari di casa propria.

E se volete saperla tutta non gli do nemmeno torto. Casomai devono essere le altre nazioni a farsi più furbe e a non lasciarsi infinocchiare così.
L'Italia poi dovrebbe avere un po' più a cuore i propri interessi economici e politici...ma vabbè, lasciamo perdere che poi mi incaz..ehm.

Dunque facciamo un riassunto di quanto è successo a proposito di letture, film e quant'altro:

vacanze: aspetto sempre con trepidazione questo importante periodo dell'anno in cui finalmente posso liberarmi dal'inutile peso del lavoro quotidiano e dedicarmi a cose più serie tipo: fare il bagno a mare, ciondolare inutilmente sulla spiaggia, mangiare gelati a iosa e senza alcun ritegno, dormire eccetera eccetera. Ma sopratutto è il periodo ideale per leggere a più non posso.

Il problema è che le maledette compagnie low cost costringono noi poveri vacanzieri fancazzisti a combattere le inesorabili leggi della fisica e della geometria (euclidea e non) per inserire negli spazi sempre più minuti dei nostri bagagli tutto il necessaire.
Così ho dovuto abbandonare l'idea semi sucida di portarmi IT di Stephen King in ferie e lasciarmi mio malgrado sedurre dalle sirene del libro digitale ( o come fa più figo: ebook) e ho portato con me il lettore digitale (lettore ebook non lo scrivo in questo blog Tiè! il blog è mio e lo gestisco come voglio io! tremate, tremate le streghe sono tornate! No, scusate, questo non centra...)

Quindi che ho letto?
Ho iniziato il Decameron di Giovanni Boccaccio.
Lo so, lo so che sembra strano, ma ho pensato: perchè no? Sono tutte novelle di breve lunghezza, divertenti e a volte anche pruriginose (che non fa mai male...). 
Quando sono arrivato alla quinta giornata, e me lo stavo gustando, credetemi, la mia consorte è stata contagiata dall'interesse per l'ebook e me l'ha praticamente requisito per tutto il resto della vacanza. 
Ergo ho dovuto ripiegare sul consueto saccheggio della libreria del mio ospite che in questo caso erano i miei suoceri. 
Così ho letto: 
-Rose Madder di Sthephen King
- Carmilla di J. Sheridan Le Fanu

A conferma che le biblioteche altrui possono essere interessante terra di saccheggio.

Passiamo ai Film.
Ovviamente in ferie non se ne vedono, tv, dvd, cinema sono tabù. Per cui ho dovuto rimpinzarmi al ritorno a casa.
Ho visto due film di Jackie Chan:
1. Drunken Master del '78
2. Shinjuku incident


Che sono due film agli antipodi della carriera di Jackie Chan: il primo è l'inizio del suo genere tra il kunf fu movie e lo slapstick- commedia che lo ha caratterizzato per tanti anni, il secondo lo vede in un ruolo drammatico, con punte di critica sociale (il tema dell'immigrazione e bla bla). 
Si possono vedere entrambi, ma sarò superficiale, mi è piaciuto più il primo. 

Ci sarebbe ancora carne al fuoco, ma per oggi finisco qui. 
Quando si riprende bisogna andarci piano...
Ciao ciao.