Visualizzazioni totali

mercoledì 2 agosto 2017

È da un po' che non leggo fumetti...e intanto arriva il Dampyr

Stavo leggendo un mio post del 2012 ( se non lo leggo io 'sto blog, chi lo legge? A parte il mitico L. ovviamente...) e all'epoca leggevo ancora i fumetti. Nathan Never per la precisione. Credo che l'ultima lettura continuativa sia stata la saga della guerra dei mondi. Poi ho comprato qualche numero che non ho nemmeno letto. Stessa cosa per i Dylan Dog. Ho letto i primissimi numeri del nuovo corso, perché si trattava di un cambiamento epocale per un fumetto che un tempo ho amato, e non mi sembrava giusto perdermeli. Ma poi basta. È che anche i fumetti mi hanno stancato. Tanto è che l'ultimo acquisto, due speciali di Deadpool, che figuriamoci, li ho acquistati  questo inverno nella fumetteria vicino casa, ora trasferitasi in un altro quartiere della città, solo sull'onda emotiva indotta dalla visione del film. E non li ho ancora letti!
Allora sarà la neghittosa aria vacanziera, sarà la provvidenziale segnalazione di mio cugino E., sarà che è il primo esempio di vero cross-over in salsa bonelliana sulla serie regolare (ricordo un precedente Dylan-Martin Mistere, ma credo fosse uno speciale), insomma sarà tutto questo, alla fine ho acquistato l'albo "Arriva il Dampyr".
Considerazioni: a dispetto del mio testardo misoneismo che mi rende nostalgico del vecchio corso, devo dire che la storia c'è. La sceneggiatura è buona e convincente. Poi come difetti possiamo anche parlare dei disegni ( mi dispiace, ma non li ho apprezzati totalmente) e del fatto che Dylan, dal confronto con il Dampyr, ne esca fuori un po' come un povero sfigato, (insomma non puoi affrontarlo dicendo che non ti sparera' perché è della squadra dei "buoni", perché è ridicolo e buonista. E non hanno ancora capito che è stato l'eccesso di buonismo ad allontanare i lettori dalla serie), più di quello che sarebbe la tradizione, ma alla fine il risultato funziona. Ora la speranza è più che ovvia e cioè che non mandino tutto in vacca con il prossimo numero che chiuderà la storia. Speriamo. Intanto nell'attesa, poiché abbiamo fatto trenta facciamo pure trentuno e leggiamo un vecchio romanzo di Sclavi, che da un po' dovevo assolutamente leggere: Dellamorte Dellamore. Chi si ricorda del film? Rupert Everett vs. Anna Falchi. Trucco e parrucco pure di un certo livello, che se non sbaglio aveva pure ricevuto un premio importante. Cmq un filmetto che vorrei rivedere anche se all'epoca non mi aveva colpito particolarmente. Intanto, via con il romanzo che mi piace pure di più se non altro per il solo Dellamorte, ben più figlio di 'ntrocchia e anche qualcosa di più del suo corrispettivo cinematografico.
Adieu.