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venerdì 24 novembre 2017

Abbasso il black friday!!!

A parte il fatto che non sopporto i termini inglesi e non sopporto l'abitudine provinciale e da cittadini delle colonie di usare parole inglesi per definire qualsiasi cavolata (quasi che ci sia una corrispondenza tra l'essere fighi e l'uso dell'inglese, e se c'è è solo nella mente bacata di chi lo pensa), ebbene dichiaro ufficialmente che :

ODIO IL BLACK FRIDAY

E il motivo di quest'odio è semplice ed è tutto nel dialogo tra Edward Norton e Brad Pitt nel film Fight Club

E Risparmiate un po'.

venerdì 10 novembre 2017

Focus - niente è come sembra - PURTROPPO...


Ho provato 5 volte a vedere questo film e finalmente ci sono riuscito.
In pratica tutte e cinque le volte mi sono addormentato nello stesso punto.

Non c'è niente da fare, la maledizione del divano è più forte di qualsiasi potere cinematografico.:

SE UN FILM NON FUNZIONA MI ADDORMENTERO'

Detto questo è significativo che mi sia addormentato sempre a metà del terzo atto (in pratica a 3/4 del film). Il perché è evidente: è la parte del film che funziona meno. 

Credo che l'intenzione degli autori Ficarra e Jequa fosse quella di creare una storia in cui lo spettatore fosse costantemente sviato e indotto a credere ad un qualcosa che in realtà si rivela essere qualcosa d'altro. In teoria quindi un continuo colpo di scena che avrebbe dovuto tenere viva l'attenzione e stimolare l'interesse dello spettatore. In pratica però non funziona.

Sinceramente il film si lascia anche vedere, sopratutto nella prima parte in cui ci sono le sequenze più divertenti: per strada a New Orleans in cui la sensuale Margot Robbie apprende le tecniche dei borseggiatori e allo stadio durante la finale del Super Bowl. 
Poi avviene la cesura. Il film prende un'altra strada e inizia secondo me la parte debole, quella più soporifera. E la conclusione non migliora. L'ennesimo colpo di scena è infatti reso così blando dalla pochezza recitativa che alla fine non scatena più l'effetto sorpresa che avrebbe dovuto procurare. 

A fronte di una sceneggiatura che pur avendo le migliori intenzioni si dimostra lacunosa e di una regia normale e senza sbavature, la recitazione non salva di certo il film, anzi tende ad affossarlo. 
Will Smith è ai minimi termini, della serie minimo sindacale; Margot Robbie non si capisce perché reciti; i comprimari sono a volte insulsi a volte delle macchiette. Insomma, bisognerebbe dire: non pervenuti. Tutti. 

Infine un'ulteriore nota negativa. Come spesso accade il trailer rende il film molto più intrigante di quello che è in realtà. Anche per questo lo volevo vedere. 
Non c'è che dire, sono stato ingannato. 

The End

domenica 5 novembre 2017

Dune il film

Avevo scritto che volevo vedere il film tratto dal romanzo di Herbert. Presto scritto presto fatto.
Nel 1985 viene realizzato questo film prodotto da Dino De Laurentiis per la regia e sceneggiatura di David Lynch.
Secondo quanto riportato da Wikipedia Dune era ritenuto un romanzo impossibile da essere trasferito sullo schermo sia per la necessità di effetti speciali complessi e quindi costosi, sia per la complessità della trama e della scrittura di Herbert. Nel mio precedente post non ho approfondito questo aspetto, ma sostanzialmente sono d'accordo. Herbert opera una scelta narrativa che prevede un'alternarsi di azione propriamente detta (quindi il susseguirsi di eventi e azioni, ma anche descrizioni di luoghi e personaggi) e di introspezione psicologica resa manifesta dalle riflessioni/meditazioni dei protagonisti, anche all'interno dei dialoghi e a commento di questi. Il suo tentativo, riuscito non c'è ombra di dubbio, è quello di creare sia un mondo esteriore, l'arido ed apparentemente inospitale pianeta Arrakis, sia un mondo interiore, fatto di riflessioni, paure, idiosincrasie, ecc.
Ovvio che tradurre sullo schermo questa particolarità narrativa fosse considerato, come dice Wikipedia, "impossibile".
E qui interviene Lynch che per farlo doveva giocoforza occuparsene in toto, cioè iniziando dalle radici, cioè dalla sceneggiatura di cui infatti è autore (ovvio che il soggetto ce l'aveva già: il libro).

A questo punto vorrei aprire qui una parentesi che ritengo funzionale alla spiegazione di questo film.

giovedì 2 novembre 2017

Il concorso

Sarà questo testo la mia bibbia per le prossime tre settimane?
Tutto sommato mi sento di consigliarlo. È un testo esaustivo e chiaro (nella maggior parte dei capitoli: quello sul bilancio fatico a comprenderlo, ma sarà per colpa mia che non ci arrivo...) e soprattutto la suddivisione dei capitoli è ottima perché molto razionale, così da rendere agevole sia lo studio che il ripasso.
L'unico problema è l'argomento trattato.
'Na palla...