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venerdì 15 ottobre 2010

Jackie Brown

Jackie Brown

Ho appena finito di vedere Jackie Brown di Tarantino. È la seconda volta che guardo questo film e come spesso mi capita riesco ad apprezzare certi film solo dopo una seconda visione. La prima volta, come molti Tarantiniani, ero imbevuto di Le iene, Pulp Fiction, e Four Rooms e mi aspettavo un’opera che proseguisse senza soluzione di continuità la traccia stilistica del regista. Invece Quentin Tarantino tira fuori questo piccolo gioiellino assumendosi il coraggio di spiazziare anche i suoi fan più accaniti. Ma a lui che gliene frega dei fan? A lui interessa riesumare Pam Grier, e darle un ruolo malinconico e cool, ribaltando così i canoni dell’azione pura e della blaxploitation di cui era stata negli anni settanta protagonista indiscussa. Qua e là dissemina qualche citazione delle sue (alcune scene contengono volutamente le cosiddette “bruciature di sigaretta” delle vecchie pellicole, e in altre gira con la macchina da presa a mano dando un effetto di lieve tremolio) e non si smentisce quindi del tutto. Poi la butta sul romantico, ma mai sul patetico; i suoi personaggi sono tutti troppo vissuti per cedere alle melensaggini dei film commerciali. Questo film aveva deluso molti fan, compreso il sottoscritto. Invece è da rivalutare ed apprezzare.

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