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lunedì 1 novembre 2010

I racconti dei mari del sud - jack london

Mi ritrovo a casa una collana di libri per ragazzi “I giovani bibliofili” edita dalla Alberto Peruzzo Editore del 1986, e il perché non lo spiegare. Probabilmente acquistata da mio padre attraverso qualche abbonamento ma non ne sono sicuro. I volumi della collana sono in buono stato, ben rilegati con copertina rigida e illustrata, che da leggere sono un vero piacere. Ogni volume ha un’introduzione alla vita dell’autore e una breve presentazione dell’opera di due cartelle circa, in cui si provvede a collocare il testo entro una piccola cornice esplicativa.

I titoli poi sono eccezionali: Sandokan, Le avventure di Tom Sayer, Il barone di Munchausen e via dicendo. Sono tutti dei veri e propri classici per ragazzi e ovviamente dei capolavori.

Uno di questi ha attirato la mia attenzione da un po’ di tempo e finalmente ho avuto l’occasione e il tempo per leggerlo: I racconti dei mari del sud di Jack London. È un gruppo di 8 racconti brevi, di circa una ventina di pagine ciascuno, con protagonisti avventurieri e indigeni abitanti la polinesia, la melanesia e le varie isole di quella zona dell’Oceania.

Devo dire che la lettura è stata davvero gustosa. Innanzitutto i racconti non sono proprio per ragazzi; nella presentazione dell’opera (scritta da un anonimo A.C.A.) si provvede ad una excusatio non petita, in cui ci si giustifica preventivamente dall’aver inserito in una simile collana destinata ad un pubblico di giovani lettori, un testo in cui le tematiche sono brutali, intrise di violenza e asperità di atti e sentimenti. Nella stessa introduzione si avvisa infatti che in questi racconti “non si descrivono fantasiose avventure in isole di sogno”come il titolo lascerebbe credere, e “la morte degli altri sembra essere l’unico scopo” delle vite dei personaggi descritti. Ebbene credo che l’introduzione fornisca un’immagine chiara di ciò che si sta per leggere. Ma proprio per questo il libro mi è piaciuto. Proprio per la crudezza dei particolari e la durezza delle vicende narrate, in cui però, e si badi bene “la descrizione del male e della volgarità non è mai complicità con essi”. In effetti Jack London ci riesce benissimo. Le descrizioni sono perfette e i personaggi sono incredibilmente reali, quasi li avesse conosciuti di persona. Ma soprattutto è la durezza delle loro esistenze ad impressionare, e le descrizioni delle violenze a cui essi sono sottoposti o che volontariamente compiono, non hanno nessuna spettacolarizzazione né suscitano ammirazione alcuna in chi legge. La lettura di questi racconti ti avviluppa e ti conduce veramente in quei posti “da sogno”, rendendo subito chiaro che il sogno si trasformerà in incubo da un momento all’altro. Un incubo fatto ad esempio di tradimenti, teste mozzate ed esposte come trofei, superstizioni tribali, violenza gratuita, una natura inospitale e oltremodo astiosa nei confronti di un’umanità mal sopportata e via dicendo.

Credo che in giro siano reperibili edizioni anche più recenti.

Comunque è una lettura che consiglio caldamente.

4 commenti:

Mauro ha detto...

hai intenzione di vendere la collana? nel caso parliamone verdini.mauro@gmail.com

Filippùz ha detto...

aihmè, non ho questa intenzione. Ci sono abbastanza affezionato. E poi se vale qualcosa (ma ne dubito assai) me la rivenderò tra vent'anni e con i milioni di euro guadagnati coronerò il mio sogno di non lavorare più nella mia vita e di guardare gli altri farlo per me (ma solo guardare nel senso che non darò indicazioni perchè se no sarebbe un lavoro anche quello...)

andrea ha detto...

ciao, potresti dirmi cortesemente da quanti libri è composta la collezione completa?
grazie
Andrea

Andrea ha detto...

Salve di quanti volumi è composta la collana? In rete non riesco a trovare questa info
Grazie