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sabato 9 marzo 2013

Battlestar Galactica

Quando finisce un bel film provo un misto di sensazioni. Piacere per aver assistito a qualcosa di bello, ma anche una sottile malinconia perchè qualcosa di piacevole si è concluso e quell'esperienza particolare non si ripresenterà più allo stesso modo. 
Sarà che le belle storie generano un meccanismo di identificazione con i personaggi e le vicende, sarà pure che si sviluppa una familiarità con quanto si vede, in qualche modo ci si sente dentro la narrazione e quando tutto finisce ci si sente privati di qualcosa. 
Tutto questo accade dopo un film di un'ora e mezza - due, figuriamoci dopo un'intera serie di decine di episodi. 

Ci si attacca inevitabilmente ai protagonisti, si hanno i propri preferiti, si partecipa emotivamente. E quando tutto finisce permane un senso di vuoto come se qualcosa di se stessi fosse andato via per sempre. 

[Ho pensato all'incipit di questo post per tre giorni di fila: alla fine è uscita fuori una chiavica...non bisogna mai prendersi troppo sul serio ed essere umili e sinceri] 

Dunque...

  Battelstar Galactica!!!


Che cos'è?
  1. E' una serie di 4 stagioni per un totale di 73 episodi più i vari web episodi più i cortometraggi che completano la storia. 
  2. E' anche un media franchise nella definizione di Wikipedia, cioè un marchio che viene sfruttato da più prodotti (serie, film, fumetti, videogiochi, ecc.). 
Ma è anche una bella serie di fantascienza che riprende una vecchia serie degli anni 70-80 e la rinnova ripartendo da zero (oggi si direbbe reboot, solo che al contrario dei recenti reboot questo funziona e produce qualcosa di valido e non una spider-minchiata...ogni riferimento è puramente...)

Dicevo una bella serie di fantascienza. E' vero ma non è solo questo, è piuttosto un racconto epico, corale che si dipana in un mondo lontano anni luce nello spazio profondo (sono contrario agli spoiler e non svelerò nulla), e quindi è un susseguirsi di meditazioni filosofico-religiose, di analisi psicologiche, di dissertazioni teologiche che hanno come cornice una storia fantascientifica. 
In Battlestar Galactica la scienza o meglio la fantascienza non fa da padrona. Diciamo subito che 2 sono gli elementi prettamente fantascientifici e siccome rispettano pienamente i canoni della fantascienza non sono per nulla innovativi:
  1. gli esseri umani hanno creato dei robot chiamati Cyloni che si sono ribellati e hanno scatenato una guerra; 
  2. gli esseri umani viaggiano nello spazio a bordo di astronavi in grado di fare ipersalti cioè di viaggiare alla velocità della luce.
Sebbene queste premesse siano abbastanza trite i bravi Ronald D. Moore e David Eick ci riescono. Anzi la serie funziona proprio perchè non si pretende troppo di fornire argomenti fantascientifici. E funziona proprio perchè ci si appassiona alle interazioni tra i personaggi, ai loro screzi, innamoramenti e scazzi vari. 


Certamente ci sono spunti di riflessione interessanti e domande a cui si cerca di dare una risposta mettendo in scena il racconto: come reagireste se foste tra i 30-40 mila sopravvissuti di un olocausto che ha distrutto l'umanità e foste costretti a vagare nello spazio alla ricerca di una nuova patria?  Che tipo di tensioni si scaturirebbero nella coabitazione forzata tra individui che in fondo si sono odiati e devono reprimere i loro istinti di vendetta nei confronti dei propri oppressori? Come motivare ad andare avanti i sopravvissuti a una tragedia di proporzioni bibliche ed evitare che tutto si dissolva definitivamente? 

E  soprattutto come fai a capire di essere un "essere umano" e non una macchina? 


(Questa musica mi ha ipnotizzato! e' un momento topico della quarta stagione!) 

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