Ho provato 5 volte a vedere questo film e finalmente ci sono riuscito.
In pratica tutte e cinque le volte mi sono addormentato nello stesso punto.
Non c'è niente da fare, la maledizione del divano è più forte di qualsiasi potere cinematografico.:
SE UN FILM NON FUNZIONA MI ADDORMENTERO'
Detto questo è significativo che mi sia addormentato sempre a metà del terzo atto (in pratica a 3/4 del film). Il perché è evidente: è la parte del film che funziona meno.
Credo che l'intenzione degli autori Ficarra e Jequa fosse quella di creare una storia in cui lo spettatore fosse costantemente sviato e indotto a credere ad un qualcosa che in realtà si rivela essere qualcosa d'altro. In teoria quindi un continuo colpo di scena che avrebbe dovuto tenere viva l'attenzione e stimolare l'interesse dello spettatore. In pratica però non funziona.
Sinceramente il film si lascia anche vedere, sopratutto nella prima parte in cui ci sono le sequenze più divertenti: per strada a New Orleans in cui la sensuale Margot Robbie apprende le tecniche dei borseggiatori e allo stadio durante la finale del Super Bowl.
Poi avviene la cesura. Il film prende un'altra strada e inizia secondo me la parte debole, quella più soporifera. E la conclusione non migliora. L'ennesimo colpo di scena è infatti reso così blando dalla pochezza recitativa che alla fine non scatena più l'effetto sorpresa che avrebbe dovuto procurare.
A fronte di una sceneggiatura che pur avendo le migliori intenzioni si dimostra lacunosa e di una regia normale e senza sbavature, la recitazione non salva di certo il film, anzi tende ad affossarlo.
Will Smith è ai minimi termini, della serie minimo sindacale; Margot Robbie non si capisce perché reciti; i comprimari sono a volte insulsi a volte delle macchiette. Insomma, bisognerebbe dire: non pervenuti. Tutti.
Infine un'ulteriore nota negativa. Come spesso accade il trailer rende il film molto più intrigante di quello che è in realtà. Anche per questo lo volevo vedere.
Non c'è che dire, sono stato ingannato.
The End
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