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lunedì 15 ottobre 2018

Polonia - Italia 0-1

Io non voglio prendermi il merito perché non è giusto.
Non sono sceso io in campo, non ho sudato né ho segnato io il gol.

Però vi giuro che le cose sono andate così:

Intorno al 15' del primo tempo ho iniziato a mangiare un pacco formato famiglia di fiocchi di mais, non fritti, né salati, in una confezione di plastica priva di etichette visibili che sembrava qualcosa di molto artigianale sebbene acquistata al supermercato.

Ho continuato per tutto il primo tempo e durante la pausa e mi sono fermato all'incirca all'inizio del secondo tempo senza finire il pacchetto o paccone, perché non ce l'ho fatta. Ebbene, dopo qualche minuto ho iniziato a sentire l'inequivocabile sensazione di un mattone sullo stomaco che, avendo vita propria, cerca disperatamente di liberarsi dalla tenaglia mortale dell'organismo e di risalire impavidamente arrampicandosi per le ruvide pareti dell'esofago.

In quel momento, quando si stava realizzando in me la consapevolezza che avrei passato il mio futuro prossimo riverso sul WC, ho deciso di compiere il sacrificio e di dedicare la mia sofferenza agli dei del calcio. Ho chiesto la loro benedizione in cambio della vittoria della Nazionale.

Mi sono alzato tra atroci tormenti e sono andato in bagno. Ho quindi rimesso i fiocchi di mais e già che c'ero anche la cena precedente (una lauto pezzo di pizza del bancone del pane del supermercato, esposto, nonostante il vetro protettivo, alle insidie di quelle comuni mosche che infestano le nostre contrade).

Quindi, sgravatomi dal mattone mi sono riseduto sul divano, con i crampi allo stomaco che lentamente mi abbandonavano al mio destino.

E poi, gli dei hanno esaudito il mio desiderio.
Un po' tardi, al 92°, ma non ci sputo sopra (...ci ho già vomitato, cazzo!).

Insomma, abbiamo vinto. Questo è ciò che conta davvero. L'Italia è rimasta in serie A e potremmo contendercela col Portogallo per passare il turno.

Ecco tutto.



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