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venerdì 19 giugno 2020

Gli ultimi due film di Spike Lee

Ho finalmente visto gli ultimi due film di Spike Lee. Intendo "BlacKKKlansman" e "Da 5 Bloods".

Allora, non posso dire che mi sono piaciuti.

 In breve ecco perché: troppo didascalici. L'intento politico ha la meglio sulle vicende. 

Nel secondo è molto evidente. Tutta la prima parte di "Da 5 Bloods" è un pistolotto sulla storia semi-sconosciuta degli afroamericani. E secondo me il film funziona proprio da metà in poi, quando finalmente le vicende dei protagonisti prendono il sopravvento e comincia un buon action movie. 

Se si prendono i film precedenti, quali ad esempio "Jungle Fever", "Fa' la cosa giusta", "He got game" , "Bus in viaggio" , "Clockers", e perfino "Inside Man" (bellissimo crime - movie!), la narrazione poggiava sui personaggi. Ovvio che poi passavano dei messaggi di critica sociale alla realtà americana; di denuncia del razzismo, delle disuguaglianze e delle tensioni sociali e interrazziali che caratterizzano quella società. Ma la storia, i personaggi, le loro azioni e reazioni erano in primo piano. 

In questi ultimi due le parti si invertono. Le vicende sono funzionali a tenere una lezioncina, largamente pedante, alle nuove generazioni, come a dire: "Ecco, guardate, tutto questo non c'è nei libri di storia o se c'è non lo dovete certo dimenticare". 

Comunque se dovessi sceglierne uno sceglierei "BlacKKKlansman". Ma non si distanziano molto. 

The end.

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