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martedì 20 settembre 2011

Segreto di Stato - intervista a Giovanni Pellegrino

Sebbene questo sia un blog essenzialmente di cazzeggio non è nella mia indole lasciarmi andare a cavolate e abbandonare ogni preoccupazione dell'esistenza. Certamente l'evasione dai fatti contingenti è una necessità e ognuno dovrebbe essere capace riuscirci per salvaguardare la propria mente da un eccesso di pensieri "pesanti". Ma un minimo di luce nell'oblio della mente dovrebbe rimanere sempre (come la candelina della torta di compleanno..).

Questa lettura mi è capitata per caso tra le mani in un sabato mattina in cui avevo deciso di mettere a posto la mia cantina (in verità qualcun altro aveva deciso per me...).
Non è quindi un libro che avevo acquistato io e pertanto non ne ero a conoscenza. Ma avendo letto tempo fa il volume di Priore "Affari internazionali", mi ha subito colpito e l'ho slavato dal pesante cartone che è finito sepolto nel garage dei miei.

Si tratta sostanzialmente di un'intervista a Giovanni Pellegrino, condotta di a Giovanni Fasanella e Claudio Sestieri, che verte sulla sua relazione finale per la commissione stragi del Parlamento che ha presieduto fino a qualche anno fa.

Ho letto quest'intervista avidamente. Non vedendo l'ora di tornare a casa dal lavoro per riprendere in mano il volume.

Credo che sia quanto di meglio ed esaustivo possibile si trovi in giro per capire cosa è stato il periodo politico dal dopoguerra alla caduta del muro di Berlino in Italia. Sopratutto perchè, al di là di ogni dietrologia possibile, si perviene all'essenza dei fatti.
Il volume non è interessante per la ricostruzione storica in se, che pure è presente, ma per la luce che viene gettata su alcuni fatti e sopratutto per la chiave interpretativa che ne viene fornita.

Sicuramente un altro testo di sicuro interesse a riguardo quello di Rosaro Priore. La tematica è la stessa e la chiave con la quale si interpretano i fatti e le realtà indicibili (perchè non possono essere raccontate ad un'opinione pubblica che non capirebbe prima di non accettare quello che è successo) è sicuramente coerente tra le due opere: l'Italia dell'epoca era al centro di una direttrice di potere est- ovest (la Nato contro il Patto di Varsavia) ma era anche al centro di un'altra direttrice chiamata "Nord-sud" che ha coinvolto altri stati interessati a sfavorire l'Italia nel suo sviluppo all'interno del Mediterraneo.

Aspetto di poter leggere "il golpe inglese" di Cereghino e Fasanella, perchè tutti e tre i volumi costituiscono una trilogia imperdibile e temo molto attendibile.





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