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giovedì 6 ottobre 2011

Steve Jobs

Avrei voluto scrivere un post su un film che ho rivisto di recente: l'uomo dei sogni con Kevin Costner. Ma è morto Steve Jobs.
Non sono il tipo che si straccia le vesti per la morte di un uomo famoso o che scende in piazza a deporre fiori piangendo come per Lady D. ma quando questa mattina ho letto la notizia ho provato molta tristezza.

Mi ha rattristito pensare che un personaggio come Jobs che ha fatto davvero qualcosa di rivoluzionario (e ha anche saputo esprimere grandi idee: vedere il discorso all'università di Stanford: http://www.youtube.com/watch?v=oObxNDYyZPs) se ne sia andato.


Mi rattrista constatare chi rimane qui in Italia oggi. Ho pensato alla crisi che stiamo attraversando che non è solo economica, come ci si ostina ottusamente a pensare, ma è soprattutto di coscienze.
Stiamo vivendo una crisi psicologica che investe la nostra comunità di cui quella economica è solo un riflesso o se volete un sintomo.

Steve Jobs se ne va e da noi rimangono i nostri politici... guardateli e vergognatevi perchè li avete votati voi.

Ma forse non è giusto parlare di Jobs e dei politici italiani; forse non c'azzecca niente il paragone. Sono solo pensieri in libertà nati da un senso di scoraggiamento e tristezza per la scomparsa di un uomo ammirevole.

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