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giovedì 17 marzo 2011

The Expendables di S. Stallone

Se avessero girato questo film negli anni ’80, probabilmente nei cinema di tutto il mondo si sarebbero verificate scene di isteria di massa. La gente si sarebbe strappata le vesti di dosso, le persone sarebbero poi salite nude sulle poltroncine dei cinema e avrebbero dato inizio a danze estatiche e ad orge propiziatorie per celebrare l’evento.

Evidentemente così non è stato. Il film è stato girato nel nuovo secolo e il problema di fondo è proprio questo. L’idea che ha mosso i produttori alla realizzazione di tale opera è stata quella di riunire dei big del cinema d’azione dela passato remoto (Stallone, Swarzy, ecc. senza però il buon vecchio Seagal che pare non abbia accettato) del passato prossimo (Bruce Willis) e del presente (Statham e Jet Li), scrivere una storia abbastanza inutile e scema e vedere l’effetto che fa (sul botteghino, si capisce).

Qual è il risultato? Mediocre. Alcune scene di azione sono carucce, altre solo incasinate. I dialoghi sono poco ispirati, ed intendo dire che avrei condito il tutto con una dose molto maggiore di ironia di quanta ne sia stata sparsa nel copione. La presenza di certi attori è inutile. Alcuni sembrano recitare così male che viene da pensare che in passato usassero le controfigure anche nei dialoghi. Inoltre mi dispiace per Stallone ma ha attualmente due problemi: il primo è che sembra così gonfio che pare sul punto di esplodere, e non è la muscolatura ma proprio la massa corporea (e le sopracciglia gliele hanno pure truccate male). Il secondo è che probabilmente deve ripassare qualche manuale di regia e di sceneggiatura. L’incontro tra il medesimo, Bruce Willis, e Swarzy, che avrebbe potuto essere finalmente il coronamento dei sogni proibiti di tutti gli ex ragazzi degli anni ’80, non ha niente di entusiasmante. Avrei voluto che l’evento fosse un po’ più “pompato”, invece appare abbastanza misero.

Non mi aspettavo di certo un film da Oscar ma almeno un prodotto vagamente guardabile sì.

Mi sento anche in colpa con me stesso perché ho violato uno dei comandamenti della mia personale religione:

una volta iniziato un film bisogna vederlo fino in fondo.

The End

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