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sabato 19 febbraio 2011

lady vendetta

Ho finito di vedere la trilogia di Park-Chan wook sulla vendetta con l’ultimo capitolo della saga: Lady Vendetta.

Mi ha un po’ deluso. Mi aspettavo un crescendo dopo “Old Boy” invece quello che ho visto è semplicemente una maggiore possibilità di mezzi che però non è stata impiegata. Si vede che il primo film è girato in ristrettezze maggiori mentre per Old Boy e Lady Vendetta sono stati spesi più quattrini; un indicatore ne è la fotografia, più curata e nitida.

In questo film Il regista coreano si abbandona ad un largo uso del flashback, sul quale costruisce praticamente tutto il film. Ci protrebbe stare ma secondo me ne risente la narrazione che diventa poco chiara e interrotta in più punti.

La storia è interessante non c’è che dire però è il modo di realizzarla che mi ha deluso. Non mi ha coinvolto, non mi ha emozionato. Si vorrebbe fare una disamina della psicologia della protagonista ma verso la fine si prende una tangente sulla vendetta collettiva che non è nemmeno supportata da un degno colpo di scena che infatti il regista a mio avviso spreca. Mi sarei aspettato che girasse in modo diverso il rapimento del professore. Infine ritorna sulla strada intrapresa concentrandosi di nuovo sulla protagonista ma l’analisi che fa è insufficiente a caratterizzare il personaggio.

Devo dire inoltre che alcune scene finali, di cui penso si sarebbe potuto fare a meno mi hanno disturbato. Il regista doveva mostrare la cattiveria del cattivo di turno e questo va bene se è funzionale alla storia. Avrebbe potuto abbozzare certe parti e accennare solamente alle nefandezze compiute. Insomma non avrei fatto vedere il pianto dei bambini, l’avrei fatto sentire. Per far capire allo spettatore cosa aveva fatto. Quella parte del film mi ha disgustato.

Comunque se si vuole vedere la trilogia al completo anche questo film bisogna vederlo. Se no, lasciate pure perdere.

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