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sabato 19 febbraio 2011

Roberto Benigni a Sanremo

Ho visto Benigni a Sanremo ieri sera. (http://www.youtube.com/watch?v=zLs-HEYZpZA&feature=topvideos)

Dico solo una cosa: EMOZIONANTE.

Mi risulta difficile commentare la performance di Roberto Benigni, perché l’emozione che mi ha provocato e il turbinio di pensieri e di passioni che mi ha scatenato si affatellano sovrapponendosi in modo confuso.

Benigni ha iniziato sparando a zero contro quello lì (che non merita di essere nemmeno nominato tanto è vile…). Ha iniziato con il suo modo di fare battute, sagace e intelligente. Poi ha fatto l’esegesi dell’Inno di Mameli spiegandolo un testo difficile come può essere una poesia dell’Ottocento con una tale chiarezza e semplicità esemplari.

Con l’esegesi dell’Inno ha saputo trasmettere le emozioni, la carica, la passione che animavano i notri padri della Patria i quali probabilmente sperimentavano le emozioni che Benigni ha magistralmente descritto.

Una parentesi:

ho goduto quando ha spiegato che il verso “Schiava di Roma” è riferito alla VITTORIA e non all’ITALIA!

Così quei pirla, bifolchi, buzzurri e ignoranti che dovrebbero vivere nelle caverne a cibarsi di escrementi di animali (ogni riferimento a "politici" è puramente voluto) che ancora non l’hanno capito dovrebbero avere definitivamente inteso che

L’INNO DI MAMELI DICE CHE LA VITTORIA E’ SCHIAVA DI ROMA

perché si riferisce al fatto che gli antichi Romani vincevano sempre (Roma semper victrix).

L’Inno di Mameli NON DICE che l’Italia è schiava di Roma. Se fosse così che cavolo vorrebbe dire? Se è un Inno scritto per la libertà della Patria parla della Libertà (cribbio!!!). L’Italia si desta liberandosi dalla schiavitù attraverso le Armi, cioè indossando l’elmo di Scipione l’Africano.

Ma è chiaro o no? C’è bisogno di ripeterlo ancora?

Quando Benigni ha poi provato a immaginare come poteva cantare l’Inno un giovane dell’epoca pronto a morire sul campo di battaglia per la liberazione della Patria, mi ha commosso. Perché ha saputo interpretare un vissuto come sa fare un grande attore.

La sua esibizione non è stata retorica, non è stata ruffiana o falsa è stata ENORME.

Grazie Roberto! Grazie di esistere.

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