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martedì 24 luglio 2018

Deadpool 1 e 2

Approfittando del fatto che moglie e figlie sono al mare e di una programmazione della multisala warner che proietta Deadpool 2 per una settimana in seconda serata al modico prezzo di 3 euri et 90 centesimi, ieri sera sono andato al cinema.

Avevo visto il primo Deadpool e mi era piaciuto ora il secondo che speravo di vedere in proiezione estiva a basso prezzo (Braccio corto, Napval? No, caro, solo oculatezza).

Ma siccome l'orario di proiezione delle 22.30 mi spaventava, ci ho pensato su tutto il giorno, lambiccandomi il cervello sull'opportunità o meno di stare fuori fino a tardi, finché verso le diciotto una provvidenziale collega, a cui ho confidato i miei dubbi, non mi ha fatto notare quanto sia vecchio a fare certi ragionamenti.

Grazie cara, e sì ci avevo pensato anch'io più o meno verso le tre del pomeriggio.

Allora cacchio, ho pensato, ci vado e se domani avrò mal di testa chissenefrega prenderò un moment.

Poi al cinema sono arrivato per primo e per dei buoni dieci minuti ho temuto di essere l'unico ad assistere alla proiezione (la mandano lo stesso? Ma sì, cavolo, ho pagato...), finché dapprima una coppia e poi alla chetichella un gruppetto di nottambuli in ordine spazio non ha deciso di farmi compagnia. Bene.

E dopo questa pallosissima premessa arriviamo al film.

Li metto insieme perché al di là della trama il senso di Deadpool è solo uno far fare quattro risate. Se poi sono grevi è meglio.

Ci ho pensato mentre tornavo a casa, cercando di restare sveglio e di non prendere qualche platano sul ciglio della strada, in effetti il piacere di guardare Deadpool sta tutto nelle battute, nei dialoghi e negli sketch.

Perché per il resto, ok le azioni e i combattimenti, che lo sappiamo sono sempre quelli, per quel che mi riguarda non mi colpiscono più di tanto; la trama poi è abbastanza lineare nel primo dove c'è la novità e si potrebbe anche chiudere qui mentre nel secondo è un po' più complessa e comunque non potrebbe stare da solo per i troppi rimandi al primo film; insomma si poggia quasi tutto sulle chiacchiere di Deadpool quindi o in un eventuale terzo film tirano fuori qualcosa di più dalla trama oppure è meglio finirla qui.

Lo sappiamo che ormai i film di supereroi sono sempre quelli: c'è un cattivone, un buono un po' ritroso ad impegnarsi perché cia' i cazzi suoi, qualche spalla sfigata a cui è demandata la parte divertente, una bella gnocca che dice qualche frase ammiccante, un mega scontro con i soliti effetti speciali, il buono sta per morire ma alla fine ce la fa; vissero tutti felici e contenti; titoli di coda e scenetta post titoli.

Sì, adesso c'è la variante: qualcuno dei buoni muore, la spalla o la gnocca, dipende da quanto gli sceneggiatori vogliono osare. Capirai che sollazzo.

Vabbe. A chi è piaciuto il primo film piacerà anche il secondo. Buona visione.

Per finire: ho preso i pop corn e una coca. Una ladrata.
Stanotte poi mi sono svegliato  alle quattro con la paura di morire e un forte reflusso.
Stamattina niente mal si testa, evvai, ma non so perché, e so che non c'entra niente, è da qualche ora che ho in testa Eleanor Rigby dei Beatles.

Boh?

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