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mercoledì 25 luglio 2018

Il Suono del Secolo di S.Mannucci (ed. Mursia)

Finalmente l'ho letto.

Me l'ha regalato MCA per il compleanno e l'ho letto in breve tempo.


Non è un storia del rock, che in sé sarebbe pure pedante, né una spiegazione, che sarebbe assurda (il rock non si spiega!). È un racconto sul / del rock dagli albori ai giorni nostri.
È un racconto nel senso ampio del termine e penso che con questo approccio vada letto.

Mannucci ha uno stile circolare: inizia da un episodio minimo, o minore, spesso una o due frasi pronunciate da qualche rocker per dare il la ad una narrazione che si allarga in riferimenti e trame anche distanti per poi ritornare alla partenza e chiudere.
I capitoli che si susseguono sono legati più dall'assonnaza degli argomenti che dalla cronologia degli eventi.
Si racconta di episodi realmente accaduti, di numerosi aneddoti e di credenze e miti sfatati.

È un testo necessario per due ragioni: per trasmettere qualcosa ai giovani millenials che si sono persi la stagione originaria del rock, quella del vinile e dei concerti senza telefonino (e mi chiedo che cosa ne capiranno, ammorbati come sono dallo streaaming di cagate commerciali/pop, sia chiaro non ho nulla contro il pop, è solo che quello di adesso mi sembra artificiale e incapace di veicolare emozioni) e per ricordare ai più vecchietti, diciamo dagli anta in su, che hanno fatto in tempo a sentire Cobain, i Soundgarden e il nu-metal, ma senza sdilinquimenti nostalgici che cos è stato il rock and roll.
Ecco un'altra cosa che si apprezza è l'assenza della triste nostalgia del "Quella sì che era una bell musica" . No, Mannucci è corretto e da onesto appassionato di musica non ha pregiudizi nei confronti di nessun genere musicale.

Che dire? Consigliatissimo.

Rock 'n roll fratello!

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