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giovedì 23 agosto 2018

Cuentos de futbol - autori vari

Finito il Dyd di Argento, e trovandomi a casa dei suoceri per una settimana di  montagna, necessaria sosta contro il logorio della vita moderna, ne ho approfittato per il consueto saccheggio bibliofilo.

Poiché il tempo a disposizione era poco e non volevo portarmi alcunché al rientro, ho optato per questo tascabile ed. Mondadori, del 1992, 196 pagine.

Una buona lettura estiva.
Si tratta di una selezione si racconti sul calcio per lo più di autori sudamericani, che forse lo sanno raccontare meglio di chiunque altro.

C'è un po' di tutto, coraggio, paura, tristezza, nostalgia. Ma niente di patetico. Avendo progressivamente perso la Fede nel Gioco, e questo che gli invidio, la capacità di raccontare il calcio, credendoci ancora nonostante tutto, con sincera emozione, senza sovrastrutture.

Mi chiedo se in Italia ciò sia ancora possibile. Ma temo di no. Ed è assurdo che in Italia sia così difficile scrivere o girare qualcosa di serio sul calcio senza scadere nel parodistico o grottesco (vedi i vari filmetti alla Allenatore nel pallone, che, massimo rispetto sia chiaro, non possono essere l'unica narrazione sull'argomento), o tragico (vedi Ultrà di Tognazzi).

E in tutto questo la narrativa italiana dov'è? È solo il cinema a parlarne e comunque in maniera parziale?

Qui si sconta l'idea di Letteratura come ricerca sui massimi sistemi e non come narrazione e basta. Ma scrivete e raccontate, perdio, gli annessi e connessi verranno dopo.

Hasta la vista.

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