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sabato 1 febbraio 2020

ERANO PASSSATE DA UN PO' LE DUE, STANOTTE...

Erano passate da un po' le due, stanotte, e stavo pensando che forse questo blog dovrebbe fare un seppuku. Un po' come hanno fatto i WU Ming con il loro precedente progetto Luther Blissett. Diciamo che ne ero quasi convinto. Fino a stamattina avevo maturato l'idea di chiudere il blog per riaprirne un altro con uno stile e una forma un po' diversa. Ma nel corso della giornata sono ritornato sui miei passi e verso sera ho deciso di lasciare in vita Napval. 
Sicuramente l'esigenza è quella di operare un rinnovamento, un nuovo inizio che mi porti ad essere più costante. 
Ora, il fatto è che non ho abbandonato la scrittura (cazzo, non sia mai!). E' solo che ho seguito i consigli della Natalie Goldman e mi sono messo a vergare a mano su quadernetti colorati e a buon mercato. Quindi se c'è stato un lungo periodo di sospensione, prendetevela con lei e non con me. 
Insomma, all'inizio ero anche partito con un certo entusiasmo, come tutte le vole d'altra parte e come succede a tutti. Poi mi sono un po' afflosciato a causa di una certa scomodità; devo scrivere su un Eee PC dell'Asus con Ubuntu preinstallato (per cui colgo l'occasione di assicurarvi che se volete fare qualcosa di buono per il blog potreste ad esempio regalarmi un buon Macbook da un millino, che mi sembra così buono per scrivere...Ok, non abbiatene ci ho provato...) Poi è subentrato un altro pensiero che sa più da paranoia. Ho pensato che scrivendo sul blog, cioè sulla rete, lascio in modo pressoché indissolubile una testimonianza della mia esistenza. Sicuramente non sarà trasmessa ai posteri e mi sta benissimo, è solo che non ho molta voglia di lasciare qualcosa in rete. 
Tutto qui. 
Si tratta di un evidente confitto tra un voler farmi i cavoli miei e il desiderio di apparire. E per il percorso di maturazione che mi sento di adempiere in questi ultimi mesi, orbene, mi sembra di propendere più per la prima opzione. Ma decisamente. 
Comunque, visto che l'esigenza di cazzeggiare ha una sua valenza e una forza che spesso travalica tutto il resto, diciamo pure che ci mette un quid sulla bilancia e sposta l'ago verso l'opzione due. E se posso mi sembra una porcata tanto quella di Brenno che mette la spada sulla bilancia a Roma e dice ai Romani "Vae victis" (Onoriamo la storia fino in fondo: quando i barbari se ne vanno arriva Flavio Camillo che incazzato urla ai senatori: "Non auro, sed ferro patria recuperanda est!" - non so se l'ha detto urlando incazzato, ma a me piace immaginarlo così).
Quindi vabbè continuiamo con Napval e vediamo che ne esce fuori. 
Au revoir.

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